Rivoluzione Juventus: 80 Milioni per Nuovi Colpi, Addio a Vlahovic?

Questa necessità è stata chiarita da fonti che evidenziano come il club bianconero dovrà completare la rosa, in ottica di un’ulteriore rivoluzione con Thiago Motta alla guida. Una parte di queste spese potrebbe derivare dal sacrificio di Dusan Vlahovic, il quale, secondo quanto riportato, potrebbe essere ceduto per garantire un nuovo centravanti.
Calciomercato: la cessione di Vlahovic per 80 milioni
La Juventus sta considerando un potenziale sacrificio di Dusan Vlahovic, attaccante serbo, per un importo di 80 milioni di euro. La decisione di vendere Vlahovic non è legata solamente alla volontà del club di non svalutare il suo cartellino, ma è anche indispensabile per coprire i costi degli acquisti programmati.
La cifra richiesta per Vlahovic è giustificata dalla spesa effettuata inizialmente per il suo trasferimento dalla Fiorentina. La dirigenza è ferma nel non voler perdere valore nella trattativa, considerando che potrebbe arrivare un’offerta convincente.
Prospettive per il 2025: quattro colpi ufficiali
Nel 2025, la Juventus prevede di ufficializzare quattro nuovi acquisti per un costo complessivo di 80 milioni di euro. I trasferimenti includeranno riscatto di calciatori già in prestito. Tra i giocatori identificati, ci sono Conceicao, Kalulu, Di Gregorio e Nico Gonzalez, scelti per rinforzare ulteriormente la rosa.
Queste operazioni comportano la necessità di recuperare investimenti, ed è probabile che Vlahovic sia il primo a lasciare, per consentire un rinnovamento della squadra.
Chi prenderà il posto di Vlahovic?
In caso di cessione di Vlahovic, la Juventus dovrà affrontare la questione di un sostituto adeguato. La dirigenza è determinata a non svendere il giocatore, mirando a un incasso minimo di 70-80 milioni di euro.
Tra i nomi sul taccuino di Giuntoli per sostituire l’attaccante serbo ci sono David, considerato una scelta a basso costo a causa dell’ingaggio già previsto, e Victor Osimhen, che potrebbe rivelarsi un’operazione complessa vista la posizione del presidente Aurelio De Laurentiis.