Thiago Motta: Perché i Numeri Parlano Chiaro Contro Allegri

La Juventus continua a confrontarsi con una stagione complessa, attualmente occupando il sesto posto in classifica, a sole quattro lunghezze dal Napoli capolista. In Champions League, la squadra ha subito un brusco rallentamento, accumulando solo due punti nelle ultime tre partite. L’approccio del nuovo tecnico Thiago Motta, che prevede un progetto biennale, ha generato delle aspettative che non sono state pienamente soddisfatte, soprattutto a causa delle numerose infortuni che hanno colpito il gruppo negli ultimi tempi.

In particolar modo, nella trasferta a Birmingham, Motta ha dovuto affrontare una situazione critica, schierando solo 14 calciatori di movimento e dipendendo fortemente dalle indicazioni dello staff medico per comporre la formazione titolare.

Criticità in attacco e difesa

La situazione della difesa è diventata insostenibile con gli infortuni di Bremer e Cabal, entrambi indisponibili per l’intera stagione, e l’aggravarsi della condizione di Savona, che salterà almeno la partita contro il Lecce. Le opzioni difensive per Motta si sono così ridotte drasticamente.

In attacco la situazione risulta ugualmente difficile: in Champions, come evidenziato nella gara contro il Milan, i bianconeri hanno dovuto scendere in campo senza attaccanti di ruolo, a causa dell’assenza di Milik e dell’infortunio di Vlahovic. Per fronteggiare tale emergenza, Motta ha schierato Koopmeiners come falso nove e Weah in una delle sue scelte, ma il risultato è stato deludente con due pareggi senza reti. Il bilancio finora conta ben cinque pareggi a reti inviolate, un dato significativo rispetto ai soli casi di incapacità offensiva visti sotto la gestione di Max Allegri, il quale è riuscito a mantenere a zero il punteggio solo in una circostanza contro l’Atalanta.

Le statistiche parlano chiaro: un terzo delle partite disputate dalla Juventus in stagione sono terminate senza segnare, un dato allarmante che evidenzia le sfide attuali della squadra.