Alberto costa e il retroscena dello scambio con tudor preferiva joao mario

le tensioni tra la dirigenza juventina e l’allenatore Tudor nel mercato estivo
Le recenti attività di mercato della Juventus hanno evidenziato profonde divergenze tra la dirigenza e l’allenatore Igor Tudor. Se da un lato sono stati investiti oltre 100 milioni di euro per rafforzare la rosa, dall’altro si sono verificati incomprensioni riguardo alle scelte di acquisto e alle priorità tattiche del tecnico. La discrepanza tra le strategie societarie e le preferenze dell’allenatore ha acceso un dibattito sulla coerenza delle decisioni prese.
investimenti e strategie di mercato
Nel corso dell’estate, la società ha investito una cifra superiore a 100 milioni di euro per l’acquisto di cinque nuovi giocatori. Tra questi figurano Conceiçao, Zhegrova, David, Openda e Joao Mario. La maggior parte di queste operazioni, ad eccezione dell’acquisto di Conceiçao, non ha ricevuto il consenso completo di Tudor, il quale avrebbe preferito scelte differenti in alcune posizioni chiave. La strategia societaria si è centrata principalmente su considerazioni di natura finanziaria e di bilancio piuttosto che sulla compatibilità con il progetto tecnico dell’allenatore.
le divergenze più evidenti
il caso di Alberto Costa
Il caso più rappresentativo riguarda l’acquisto di Alberto Costa, ritenuto dal tecnico il profilo più completo e adatto alle necessità tattiche. Tudor avrebbe preferito di gran lunga il giocatore, considerato più versatile e adatto al suo schema. La società, invece, ha deciso di vendere Costa per motivi di bilancio, ignorando le preferenze dell’allenatore. L’operazione rappresenta un esempio di come le decisioni economiche abbiano prevalso sulla visione tecnica.
rapporti con gli altri acquisti
Un’altra fonte di tensione concerne l’allergia di Tudor verso alcune scelte del mercato. In particolare, considera Zhegrova un giocatore con dubbi sulla tenuta fisica, dato che il suo utilizzo in campo è spesso stato limitato dai problemi di infortunio. Inoltre, gli attaccanti David e Openda sono visti principalmente come alternative a Vlahovic, mentre Tudor avrebbe preferito l’acquisto di Kolo Muani, considerato più versatile ed efficace in più ruoli.
interventi mancati e priorità
Le richieste di un esterno difensivo e di un centrocampista centrale con caratteristiche di golare, come Tonali, sono state considerate secondarie dalla dirigenza, che ha deciso di rinviare l’investimento in queste aree. Queste decisioni hanno alimentato le polemiche e hanno evidenziato un netto distacco tra le voci tecniche e le strategie societarie.
personaggi e membri coinvolti
- Igor Tudor
- Damien Comolli