Braccio di Joao Mario, analisi di Marelli su contatto Verona Juve

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Analisi dell’episodio di Verona-Juventus: il commento di Marelli sul rigore e le sue implicazioni

Nel contesto della recente sfida tra Verona e Juventus, un episodio ha suscitato ampie discussioni, influenzando l’andamento della partita e alimentando il dibattito sulle decisioni arbitrali. La valutazione dell’azione da parte di Luca Marelli, ex arbitro e commentatore sportivo, ha portato a considerazioni controcorrente rispetto alla decisione ufficiale. In questo approfondimento si analizzano i dettagli dell’episodio, la posizione del giocatore coinvolto e le interpretazioni regolamentari che ne sono derivate.

il rigore assegnato a Verona: un episodio controverso

L’incidente si è verificato nel finale del primo tempo, quando il direttore di gara ha concesso un calcio di rigore all’Hellas Verona. Questa decisione ha riaperto i giochi al Bentegodi, ma ha anche generato numerose polemiche tra gli addetti ai lavori. L’analisi in diretta su DAZN, condotta dall’ex arbitro Luca Marelli, ha messo in luce alcune perplessità sulla correttezza della scelta arbitrale.

le parole di marelli sull’episodio

Marelli ha evidenziato come: «È stato rilevato un tocco di braccio di Joao Mario che avrebbe potuto essere considerato come fuori gioco (OFR). Considerando la posizione del Verona davanti all’azione, questa decisione appare inaspettata». Secondo l’esperto, la dinamica dell’intervento avrebbe richiesto una valutazione diversa rispetto a quella adottata dal VAR.

la dinamica del tocco di Joao Mario e le interpretazioni regolamentari

la posizione del pallone e il ruolo della deviazione ravvicinata

L’aspetto centrale riguarda il fatto che il pallone è stato deviato da un giocatore del Verona molto vicino a Joao Mario prima che arrivasse al suo controllo. Questo elemento rende difficile prevedere la traiettoria del pallone e quindi ritrarre correttamente il braccio in modo tempestivo.

la postura del calciatore juventino secondo Marelli

L’ex arbitro sottolinea come il braccio di Joao Mario fosse in movimento naturale verso il corpo – “in chiusura” – senza assumere una posizione innaturale o amplificata. Questa condizione avrebbe dovuto portare l’arbitro a non concedere il calcio di rigore, considerando anche la presenza di altri fattori come l’imprevedibilità dell’intervento.

le conseguenze e le implicazioni della decisione arbitrale

Nella sua analisi, Marelli evidenzia come la chiamata abbia avuto effetti significativi sull’esito della partita. La revisione al monitor (OFR) e l’attribuzione del penalty rappresentano scelte molto severi che hanno permesso all’Hellas Verona di ottenere un pareggio insperato. Questo episodio rimane uno dei punti più discussi della stagione calcistica attuale.

Membri principali coinvolti nell’evento:
  • Luca Marelli – ex arbitro e commentatore sportivo;
  • L’arbitro principale dell’incontro;
  • I giocatori coinvolti: Joao Mario e avversari;
  • Lega Calcio e commissione arbitrale;
  • I tifosi delle due squadre;
  • Sostenitori ed esperti calcistici impegnati nel dibattito pubblico.
Scritto da wp_10570036