Calvarese commenta il rosso a Yildiz e analizza gli episodi controversi

Analisi dell’arbitraggio di Calvarese nella partita Juventus-Monza
Nel contesto della recente sfida tra Juventus e Monza, l’attenzione si concentra sull’operato arbitrale, analizzato dall’ex arbitro Calvarese. La sua valutazione riguarda le decisioni più discusse, come l’espulsione di Yildiz e altri episodi chiave, offrendo un punto di vista tecnico e obiettivo sulla direzione della gara.
La moviola secondo Calvarese: principali decisioni sotto la lente
Valutazione delle decisioni di Perenzoni
Calvarese critica l’operato del direttore di gara Daniele Perenzoni, ritenendo che abbia avuto una condotta discutibile in una partita considerata semplice e mai in discussione. La sua analisi evidenzia come Perenzoni abbia concluso la gara con un totale di 22 falli fischiati, suddivisi in modo diverso tra le due squadre: 17 commessi dai bianconeri e 5 dai giocatori del Monza. Si sottolinea inoltre come il giudizio sulle soglie degli interventi sia stato variabile nel corso dei novanta minuti.
Per quanto riguarda un episodio specifico, il mancato rigore dopo il contatto tra Kelly e Mota viene giustificato dalla valutazione che il fallo fosse troppo lieve per essere sanzionato con un penalty.
L’espulsione di Yildiz: analisi tecnica
Sulla decisione riguardante Yildiz, Calvarese afferma che l’intervento del turco, che ha colpito a palla lontana Bianco con una gomitata, è stato correttamente valutato. Il VAR ha richiamato il direttore di gara a effettuare una revisione sul campo (OFRe), ma sarebbe stato preferibile se la sanzione fosse stata applicata direttamente dal direttore di gara senza ricorso al controllo video. Nonostante ciò, l’espulsione è considerata corretta.
Personalità coinvolte nella partita
- DIRETTORE DI GARA: Daniele Perenzoni
- ARBITRO ASSISTENTE: non specificato
- AUTORITÀ VAR: coinvolgimento nel review dell’episodio Yildiz
- I GIOCATORI INTERESSATI: Kelly, Mota, Bianco e Yildiz
- L’allenatore del Monza e altri membri dello staff tecnico non citati direttamente nell’analisi.