Conte alla Juve: Carrera svela il segreto della mentalità vincente

Approfondimento sul rapporto tra Massimo Carrera e Antonio Conte
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l’ex calciatore e collaboratore di lunga data di Antonio Conte, Massimo Carrera, ha condiviso riflessioni sul suo passato professionale, analizzando il suo legame con il tecnico del Napoli. La conversazione si focalizza sui momenti più significativi delle esperienze condivise, evidenziando aspetti della carriera che hanno segnato la crescita personale e professionale di Carrera.
l’atmosfera alla Juventus e le sfide degli anni ’90
il senso della vittoria in un ambiente competitivo
Massimo Carrera descrive l’ambiente alla Juventus: «L’atmosfera che si respira è quella dell’obbligo di vincere. Alla Juve si avverte sempre il peso della maglia. Anche negli allenamenti si percepiva un forte agonismo: non ci si poteva accontentare di un semplice risultato, ogni momento era una sfida». Ricorda inoltre gli anni del Milan di Capello, sottolineando la difficoltà nel conquistare lo scudetto ma anche i successi come la vittoria in Coppa Uefa, frutto di partite memorabili.
le strategie per vincere gli scudetti e il ruolo di conte
Carrera evidenzia come sia stato fondamentale il contributo di Antonio Conte nel portare una mentalità vincente. «Conte fu capace di convincere il gruppo che era possibile ottenere lo scudetto al Milan, portando entusiasmo e determinazione. Anche Lippi aveva lavorato molto dal punto di vista psicologico, creando un ambiente privo di gelosie dove tutti erano concentrati sull’obiettivo comune», afferma.
I mesi con conte squalificato e l’esperienza da vice-allenatore
la gavetta sotto la guida del tecnico campione d’Italia
Carrera» racconta: «Quei mesi rappresentarono la mia vera gavetta. Imparai molto dall’esperienza, trovando grande soddisfazione nel vedere i giocatori applicare in campo quanto provato durante gli allenamenti». Ricorda anche i momenti particolari durante la squalifica di Conte: «Inizialmente sembrava che Baroni, allora allenatore della Primavera, avrebbe preso il suo posto. Poi Antonio mi chiese se potessi guidare io la squadra durante alcune amichevoli a Salerno: fu una grande occasione per dimostrare le mie capacità». Aggiunge inoltre come fosse coinvolto nelle sessioni d’allenamento per sentirsi parte integrante del progetto.
la separazione da conte e le opportunità successive
Carrera» spiega: «Quando Antonio dovette trasferirsi al Chelsea, non poté portare tutto lo staff. Ricevetti una proposta dallo Spartak Mosca mentre lui ancora valutava le opzioni future. Nonostante ciò, afferma che sarebbe rimasto con Conte per tutta la vita se fosse stato possibile». La collaborazione tra i due rappresenta uno dei capitoli più importanti della carriera dell’attuale allenatore del Napoli.
- Nomi presenti nell’intervista:
- – Antonio Conte (ex tecnico)
- – Massimo Carrera (ex calciatore e collaboratore)