Jove udinese rocchi svela la verità sul contatto yildiz goglichidze e il rigore sbagliato

Contenuti dell'articolo

Analisi dell’episodio del rigore tra Juventus e Udinese: le dichiarazioni ufficiali degli arbitri

Una decisione arbitrale che ha suscitato numerose discussioni dopo la partita tra Juventus e Udinese, in particolare riguardo a un calcio di rigore assegnato in favore della squadra bianconera. La valutazione di un contatto in area tra il difensore Goglichidze e l’attaccante Yildiz ha portato a un momento chiave del match, culminato con un calcio di rigore trasformato dal giocatore turco. La singolare sequenza ha alimentato polemiche e ha richiesto un approfondimento ufficiale da parte della dirigenza arbitrale.

Il ruolo di Open VAR e il confronto tra decisioni e analisi

Durante la trasmissione Open VAR, in onda su DAZN, è stato dettagliatamente esaminato il procedimento che ha portato alla revisione del fallo. È stato reso pubblico l’audio tra l’arbitro in campo, Di Bello, e la sala VAR, illustrando passo dopo passo come si è giunti alla decisione di consultare il monitor. Il commento del designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha evidenziato in modo netto come la valutazione finale del direttore di gara si discosti dalle indicazioni ufficiali per questa stagione di Serie A.

Posizione ufficiale e interpretazioni divergenti

Secondo Gianluca Rocchi, il processo di revisione si è svolto correttamente, riconoscendo la complessità dell’episodio e la giusta chiamata del VAR nel richiamare Di Bello davanti al monitor. La decisione finale del direttore di gara di assegnare il calcio di rigore viene considerata errata rispetto alle linee guida ufficiali.

Linee guida e decisioni secondo le regole

Se il percorso di revisione è stato ritenuto corretto, l’esito finale non lo è stato, secondo quanto dichiarato da Rocchi. Le direttive per la stagione decidono che, in casi come questo, il contatto in area non sia sufficiente per concedere un penalty. La scelta di Di Bello si discosta dal protocollo, che prevedeva di lasciar proseguire l’azione o valutare un fallo a favore della difesa.

Le parole del designatore sono chiare: “Il contatto in sé non rappresenta un calcio di rigore. La decisione finale, secondo le linee guida, doveva essere di lasciar giocare”. Questa posizione sottolinea l’importanza di interventi arbitrali più chiari, specialmente in un campionato di grande rilevanza come la Serie A, dove anche un solo episodio può influenzare l’esito di un incontro.

Personaggi e membri coinvolti nell’episodio

  • Gianluca Rocchi – designatore arbitrale
  • Di Bello – arbitro di campo
  • Var – sala video arbitrale
Scritto da wp_10570036