Koopmeiners e il paradosso del cambio modulo della juventus un rebus per spaletti

Analisi della strategia tattica della Juventus sotto la guida di Luciano Spalletti
Nell’attuale fase di transizione della Juventus, l’approccio tattico adottato dal nuovo allenatore Luciano Spalletti sta evolvendo rapidamente. Dopo un avvio caratterizzato da un contenuto processo di normalizzazione, si apre ora la strada a una profonda rivoluzione strategica, mirata a rinnovare profondamente il sistema di gioco della squadra.
Obiettivi principali: l’abbandono della difesa a tre
Perché cambiare modulo?
Il primo passo nella rivoluzione tattica consiste nell’abbandonare la difesa a tre, considerata non più efficace per le esigenze della rosa. Spalletti preferisce adottare un 4-3-3 o una sua variante, il 4-2-3-1, affidandosi a un assetto che valorizza il potenziale offensivo e la capacità di uno contro uno di giocatori come Edon Zhegrova e Francisco Conceicao. Questa scelta mira altresì a migliorare il turn-over, principalmente per tutelare attaccanti come Loïs Openda.
Le sfide principali e i limiti temporali
Il problema del tempo
Il principale ostacolo nell’implementare questa modifica è il poco tempo disponibile. I giocatori impegnati con le nazionali, tra cui Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz, saranno di ritorno alla Continassa solo prima di due partite fondamentali: quella a Firenze e quella in Norvegia contro il Bodø/Glimt. Introduce un cambio così radicale senza un adeguato periodo di allenamento rappresenta un rischio elevato.
Il ruolo di Koopmeiners: un dilemma
Un altro elemento di incertezza riguarda Teun Koopmeiners. La sua attuale posizione come “braccetto” di sinistra in difesa, adottata in modo emergenziale per l’assenza di altri difensori, sta mostrando segnali positivi. Spalletti si trova in difficoltà nel decidere se mantenerlo in quel ruolo, dato che rappresenta anche una valida alternativa come mediano o interno sinistro nel sistema 4-3-3, affiancato da Manuel Locatelli.
Il rebus della scelta tattica
Il percorso verso un nuovo sistema di gioco impone riflessioni approfondite, viste le contraddizioni strutturali della rosa. La recente esperienza di Cremona, con un 3-5-2 privo di esterni, testimonia la complessità della situazione. La sosta sarà fondamentale per definire le strategie e portare avanti la rivoluzione tattica.
