Mano di Gatti in Como-Juve: ecco perché il rigore non è stato assegnato. Tutti i retroscena sull’audio degli arbitri

chiarezza sul tocco di mano di gatti in como-juve
La trasmissione OpenVAR ha messo in luce il dibattito riguardante la mancata assegnazione di un calcio di rigore al Como in seguito al tocco di mano di Gatti durante la partita contro la Juventus. Sono intervenuti esperti del settore per fare chiarezza sull’episodio controverso.
analisi del caso da parte degli esperti
Un componente dell’AIA, De Liberatore, ha fornito la sua interpretazione dell’azione analizzando la dinamica del gesto. Nella trasmissione, ha affermato:
AUDIO VAR – «È importante considerare il movimento. Per me, non si tratta di un rigore. Gatti perde il controllo, ma il suo contatto è frutto di un gioco leale. Si tratta di un appoggio, quindi non deve essere considerato un fallo».
le dichiarazioni di liberatore
De Liberatore ha continuato a chiarire la situazione, argomentando che il tocco di mano non è punibile in questa circostanza:
PAROLE DI LIBERATORE – «L’azione di Gatti non deve portare a un calcio di rigore. Il calciatore sta contendendo il pallone all’avversario, e il contatto con la sfera è casuale. Un caso simile si è registrato in Inter-Napoli con l’episodio tra Olivera e Lautaro Martinez, dove anche lì non è stato concesso un rigore. È ingiusto punire un giocatore che sta semplicemente cercando di occupare uno spazio in campo».
- Gatti
- De Liberatore
- Olivera
- Lautaro Martinez