Marelli su juve udinese: analisi del contatto tra vlahovic e le decisioni arbitrali

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Analisi delle dichiarazioni di Luca Marelli sulla gara Juventus-Udinese

In occasione della recente partita tra Juventus e Udinese, qualificata come prima sfida della formazione bianconera dopo l’uscita del tecnico Tudor, l’esperto di arbitri Luca Marelli ha fornito un’analisi dettagliata degli episodi arbitrali più discussi. L’intervento di Marelli si è concentrato su due decisioni chiave, analizzando le dinamiche e le modalità con cui sono state gestite dal direttore di gara, offrendo un approfondimento tecnico e obiettivo sulle valutazioni adottate.

Le decisioni arbitrali analizzate da Marelli

Il rigore al 3′ minuto

Il primo episodio dal punto di vista arbitrale riguarda la decisione di assegnare un calcio di rigore alla Juventus al minuto 3, per un contatto tra Goglichidze e Vlahovic. Marelli ha evidenziato come, pur essendo avvenuto un contatto reciproco in area, la differenza di intensità tra le trattenute abbia giustificato la scelta del direttore di gara.

Secondo Marelli, la trattativa di Vlahovic è stata più lieve rispetto a quella di Goglichidze, che ha commesso una trattenuta più evidente. La decisione di ammonire il difensore per comportamento antisportivo si basa sulla durata della trattenuta, considerata prolungata e percepibile come provocatoria.

Il secondo calcio di rigore

Il secondo episodio riguarda invece un presunto fallo di Goglichidze su Yildiz, per il quale l’arbitro Di Bello ha inizialmente fischiato un fallo e assegnato un calcio di punizione alla Juventus. Marelli ha criticato questa decisione, sostenendo che il contatto tra i due giocatori fosse di natura molto lieve, senza i requisiti necessari per un calcio di rigore.

In particolare, Marelli ha sottolineato come il contatto sia avvenuto con un movimento molto sottile tra la parte esterna del piede di Goglichidze e quella di Yildiz, giudicandolo “molto leggero” e sproporzionato rispetto alla decisione di assegnare il penalty. Secondo l’analisi, infatti, il VAR ha agito in modo eccessivo nel richiamare la decisione di campo, ritenendo più opportuna la volontà di lasciare l’episodio senza sanzioni.

Per quanto riguarda il cartellino giallo mostrato al difensore dell’Udinese, Marelli ha chiarito che si trattava di un’ammonizione per comportamento antisportivo, e non di un’azione che comportasse una chiara occasione da gol, definita in gergo come DOGSO.

Critiche di Marelli sulla gestione del secondo episodio

Marelli ha sottolineato come il primo episodio fosse stato correttamente valutato, mentre ha espresso forte dissenso sulla decisione relativa al secondo rigore. La sua analisi si concentra sull’essenzialità di mantenere decisioni il più possibile aderenti alla dinamica reale dell’azione, criticando l’intervento del VAR e ritenendo che, in questo caso, la revisione abbia portato a una conclusione troppo severa rispetto all’effettivo contatto tra i giocatori.

Personaggi coinvolti nella partita

  • Massimo Brambilla
  • Goglichidze
  • Vlahovic
  • Yildiz
  • Di Bello (arbitro)
  • Luca Marelli (analista arbitrale)
Scritto da wp_10570036