Palladino juve: spunta un candidato e altri allenatori già rifiutato

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Situazione attuale sulla guida tecnica della Juventus

La dirigenza della Juventus si trova di fronte a una scelta cruciale per il futuro del team, con molteplici nomi sul tavolo e alcune opzioni già abbandonate. La strategia di rinnovamento passa attraverso una decisione che potrebbe influenzare significativamente i prossimi mesi, considerando anche il contesto complesso generato dalle difficoltà nella formazione della rosa e delle opportunità di mercato.

Le opzioni per la panchina bianconera

Il favorito: Luciano Spalletti

La figura più stimata e più vicina ad approdare in bianconero è Luciano Spalletti, considerato dai più come la scelta naturale grazie alla sua comprovata esperienza e alle qualità tecniche. Nei giorni recenti sono stati intensificati i contatti, che però hanno evidenziato alcune condizioni che l’ex allenatore della nazionale italiana desidera. Spalletti richiede un contratto a lungo termine, con una proposta di durata biennale, che permetta di avviare un progetto di medio periodo senza soluzioni temporanee.

Alternativa: Raffaele Palladino

Come soluzione più immediata e “comoda”, la scelta potrebbe ricadere su Raffaele Palladino, che gode della stima del direttore sportivo François Modesto, ex tecnico del Monza. La sua proposta contrattuale si restringerebbe a un accordo fino a giugno, facilitando un intervento rapido e temporaneo per la gestione tecnica.

Nomination residuali e declinazioni

Sul tavolo rimangono i nomi di Roberto Mancini, che appare come ipotesi meno concreta, e Xavi Hernandez, il quale ha già dato un rifiuto ufficiale all’offerta della Juventus. La complessità del quadro rende difficile prevedere quale direzione prenderà la società.

Analisi della rosa e delle criticità in eredità

Qualora venga scelto un nuovo allenatore, si troverà a gestire una squadra composta da giocatori selezionati da altri, senza un ruolo decisionale diretto nello shopping estivo. La campagna di mercato ha evidenziato alcune carenze: un esterno destro affidabile, un centrocampista di qualità e un attaccante di peso come Kolo Muani. La priorità del club è stata quella di distribuire gli investimenti tra Openda e Zhegrova, lasciando alcuni bisogni fondamentali ancora inattuati. La gestione tecnica di Tudor si è conclusa con molte promesse non mantenute, lasciando il team in balia di un clima di instabilità e di moduli tattici variabili, spesso confusi e poco coordinati.

Contesto storico e valutazioni passate

Le difficoltà nella scelta dell’allenatore non sono recenti, già sollevate a fine stagione precedente, quando il club si mostrò indeciso tra candidati di grande esperienza come Conte e Gasperini, entrambi poi passati altrove, e Andoni Iraola, che era il principale candidato di Mateu Alemany, all’epoca nello staff dirigenziale, prima di essere dirottato su altre opzioni.

Personaggi e figure coinvolte

  • Luciano Spalletti
  • Raffaele Palladino
  • Roberto Mancini
  • Xavi Hernandez
  • François Modesto
  • Mateu Alemany
  • Exor
  • Comolli
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