Scommesse serie a caso calciatori aggiornamenti e sanzioni per juventus

indagine sulle scommesse sportive in serie a: i dettagli sulle sanzioni possibili per i calciatori coinvolti
Un’inchiesta che riguarda il mondo del calcio italiano e il suo rapporto con il gioco d’azzardo illegale. Il caso coinvolge diversi calciatori, alcuni dei quali attualmente in forza alla juventus, e si concentra su un giro di scommesse non autorizzate. La notizia, diffusa dal Corriere della Sera, apre uno scenario in cui i protagonisti potrebbero evitare conseguenze penali tramite una semplice sanzione pecuniaria, grazie a procedure di oblazione.
l’ampio coinvolgimento e i nomi noti nell’inchiesta
i principali soggetti e i calciatori coinvolti
All’interno dell’indagine, coordinata dalla Procura di Milano, sono stati notificati i contestamenti relativi alla partecipazione a piattaforme di scommesse clandestine. Tra i 13 calciatori coinvolti, si segnala la presenza di figure di rilievo, come Sandro Tonali, ex giocatore del Milan, e Nicolò Fagioli, ex Juventus ora in forza alla Fiorentina. Vanno aggiunti anche altri calciatori attivi o ex della juventus, come Mattia Perin e Weston McKennie. Sono inoltre coinvolti ex giocatori come Leandro Paredes e Ángel Di María.
Le accuse principali riguardano l’utilizzo di piattaforme illegali. Per alcuni, come Tonali e Fagioli, si estende anche l’accusa di aver promosso queste piattaforme sul mercato clandestino. La rete di scommesse viene ricostruita attorno a cinque soggetti principali, tra cui figure gestionali di una gioielleria che fungeva da “banca parallela”.
assenza di match-fixing e possibilità di evitamento delle sanzioni
nulla di illecito riguardo alle partite truccate
È fondamentale sottolineare che nessuno degli atleti coinvolti è accusato di aver manipolato i risultati di partite o di aver partecipato ad attività di match-fixing. Le scommesse si riferivano ad altri sport e si estendevano anche al poker online. Poiché si tratta di reati contravvenzionali, punibili con arresto fino a tre mesi o con una multa massima di 500 euro, gli indagati hanno la possibilità di ricorrere all’oblazione.
una soluzione economica per evitare il processo
La procedura di oblazione consiste nel pagamento di una sanzione pari alla metà dell’importo massimo previsto, ossia 250 euro. Con questa semplice azione, si può chiudere definitivamente il caso ed evitare un processo di vaste proporzioni, con possibili rischi di condanne più severe.
Personalità e figure coinvolte:- Sandro Tonali
- Nicolò Fagioli
- Mattia Perin
- Weston McKennie
- Leandro Paredes
- Ángel Di María