Van der sar racconta perché ha scelto la juve

Un’analisi approfondita della carriera di uno dei portieri più rappresentativi del calcio internazionale, con particolare attenzione alle tappe salienti e alle esperienze che hanno segnato il suo percorso professionale. La figura di Edwin Van der Sar emerge come esempio di professionalità e dedizione, attraverso aneddoti e riflessioni su trasferimenti, sfide e successi. L’articolo si focalizza sui momenti chiave della sua carriera, offrendo una panoramica completa delle sue esperienze in club prestigiosi e nella nazionale olandese.
il trasferimento alla juventus: un’esperienza senza rimpianti
Nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Van der Sar ha ripercorso le motivazioni dietro la scelta di unirsi alla Juventus, sottolineando che non prova alcun senso di rimorso per questa decisione. Dopo anni trascorsi nel massimo campionato olandese con l’Ajax, gli si presentò l’opportunità di competere nei top cinque campionati europei. Le opzioni erano due: Liverpool o Juventus, ma la preferenza del portiere nacque da una scelta d’affetto per il club italiano.
Il trasferimento in Italia rappresentò un passo importante nella sua carriera, anche se comportò alcune difficoltà legate alle abitudini diverse rispetto all’Ajax. Nonostante ciò, Van der Sar ricorda con affetto quell’esperienza, definendola come un periodo formativo e ricco di incontri memorabili con compagni illustri come Ferrara, Iuliano, Zidane, Inzaghi, Zambrotta e Davids. Ricorda inoltre che i pasti a Torino erano molto apprezzati e che spesso tentava invano di pagare con carta di credito alla fine delle cene.
considerazioni sulla permanenza in serie a
Sebbene riconosca che non abbia espresso il suo miglior calcio in Italia, Van der Sar afferma di non avere rimpianti riguardo questa esperienza. La sua visione è quella di aver vissuto un’importante fase della carriera sportiva tra sfide e crescita personale.
la rinascita al Manchester United: una seconda giovinezza
Dopo il periodo meno brillante in Italia, il portiere olandese trovò nuova linfa vitale trasferendosi prima al Fulham e poi ai Red Devils del Manchester United. Sotto la guida del manager Sir Alex Ferguson, Van der Sar consolidò la propria posizione tra i protagonisti assoluti del calcio internazionale.
Nell’ambiente dei Red Devils, Van der Sar si distinse per le sue prestazioni affidabili e per il rapporto positivo instaurato con Ferguson. Ricorda con entusiasmo l’esperienza accanto a giocatori come Cristiano Ronaldo durante gli anni più intensi della sua permanenza nel club inglese.
ricordi significativi dell’esperienza inglese
- Cristiano Ronaldo: determinazione straordinaria e ambizione costante;
- Sir Alex Ferguson: figura fondamentale nel suo sviluppo professionale;
- Prestazioni: periodi di alta affidabilità tra i pali;
- Miglioramenti personali: crescita tecnica e mentale grazie all’ambiente competitivo del Manchester United.
momento iconico: l’episodio dei rigori contro Totti all’europeo del 2000
L’intervista si conclude con una riflessione sull’attacco decisivo durante la semifinale degli Europei del 2000 contro l’Italia. Quando gli viene chiesto del famoso rigore col cucchiaio calciato da Francesco Totti, Van der Sar ammette che preferirebbe non rivivere quell’episodio: “Non ci ripenso mai. Quella semifinale avrebbe potuto finire prima dei rigori“. Questa frase sintetizza bene quanto quell’episodio sia ancora vivo nella memoria collettiva dei tifosi.
personaggi principali menzionati nell’intervista
- Zoff: leggenda della porta italiana;
- Zidane: compagno d’avventura in Juventus;
- Cristiano Ronaldo:: talento emergente a Manchester United;
- Sir Alex Ferguson:: allenatore simbolo nel percorso inglese dell’ex portiere.