Rigore su joao mario, il VAR e il regolamento sorprendente della verona contro la juve

Contenuti dell'articolo

Analisi dell’episodio controverso durante la partita tra Verona e Juventus

Un episodio decisivo ha caratterizzato la sfida tra Verona e Juventus, suscitando accese discussioni tra gli addetti ai lavori e i tifosi. La decisione di assegnare un calcio di rigore al 43′ del primo tempo, dopo un intervento del VAR, ha generato polemiche e dubbi sull’interpretazione delle regole da parte degli arbitri. Questo articolo approfondisce i dettagli di quell’episodio, analizzando le motivazioni che hanno portato alla decisione e le conseguenze sul risultato finale.

Dettagli dell’incidente in campo e dinamica della situazione

L’episodio si è verificato in un momento cruciale della partita, quando il pallone era arrivato nell’area di rigore dopo una rimessa laterale. Joao Mario, centrocampista del Verona, si preparava ad intervenire di testa. In quel frangente, un avversario, Nelsson, si è frapposto davanti a lui, sorprendendolo e rendendo inefficace il tentativo di colpo di testa. Il pallone ha finito per toccare il braccio di Joao Mario in modo involontario.

Il movimento dell’atleta portoghese era naturale e volto a chiudere verso il corpo, senza assumere una posizione innaturale o amplificare il volume dell’area. Secondo gli osservatori più critici, questa dinamica avrebbe dovuto escludere l’intervento del VAR per una revisione.

Decisione del VAR e interpretazione delle regole

Tuttosport, quotidiano specializzato nel settore sportivo, ha espresso giudizi severi sulla scelta operata dall’arbitro Rapuano. La richiesta di revisione tramite monitor rappresenta uno degli aspetti più contestati: secondo molti esperti, le immagini mostrano chiaramente come il tocco fosse involontario e non punibile.

Soprattutto considerando che Joao Mario aveva gli occhi chiusi al momento dell’impatto col pallone, elementi che avrebbero dovuto indurre a una valutazione più accurata da parte del VAR.

Implicazioni della decisione arbitrale sulla gara

L’assegnazione del calcio di rigore ha avuto effetti immediati sullo svolgimento della partita: il Verona è riuscito a pareggiare grazie a questa opportunità. L’intervento del VAR ha sollevato numerosi interrogativi circa la coerenza delle decisioni arbitrali durante l’incontro.

Sono state evidenziate anche altre criticità nel comportamento della tecnologia video-assistenziale: se da un lato il rigore assegnato appare discutibile, dall’altro lato si è lasciata intendere una mancanza di trasparenza nel successivo silenzio riguardo ad altri potenziali errori arbitrali.

I protagonisti coinvolti nella gestione dell’episodio:

  • Rapuano: arbitro principale chiamato a dirigere la partita;
  • Gianluca Aureliano: ufficiale incaricato dal VAR di revisionare l’episodio;
  • Tuttosport: quotidiano che ha commentato criticamente l’accaduto.
Scritto da wp_10570036