Mancini alla juventus: il ritorno possibile dopo l’accordo con giuntoli e il no della proprietà

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Il contesto dell’esonero di Tudor e gli sviluppi che hanno preceduto l’arrivo di Tudor stesso

Il recente esonero di Igor Tudor rappresenta un momento di profonda ristrutturazione per la Juventus. La decisione di interrompere il rapporto con l’allenatore croato si inserisce in una serie di eventi e trattative che caratterizzano il percorso complicato della squadra in questa stagione. In questo articolo saranno analizzati i retroscena principali e le scelte che hanno portato all’attuale scenario, con un focus sulle trattative interne e sui nomi coinvolti.

Le prime valutazioni e i tentativi di individuare un nuovo allenatore

Il fallimento della candidatura di Roberto Mancini

Nel marzo 2025, con l’esonero di Thiago Motta, la dirigenza juventina, guidata dall’allora Managing Director Cristiano Giuntoli, si mise subito alla ricerca di un sostituto di alto livello. Roberto Mancini, fresco di risoluzione del contratto con la federazione saudita, era in pole position come candidato principale. Giuntoli avviò i contatti e raggiunse un accordo di massima, con un contratto di un anno e mezzo, e ottenne anche la disponibilità totale del tecnico. La proposta non ebbe l’approvazione definitiva dalla proprietà.

Il ruolo della proprietà nella scelta dell’allenatore

Secondo quanto riportano fonti di Sky, la proprietà bianconera, rappresentata da John Elkann, decise di mettere un freno al progetto Mancini. La motivazione principale riguardava la preferenza di evitarsi un impegno contrattuale lungo e oneroso, optando invece per una soluzione temporanea o “ponte”. La strategia era di concludere la stagione con un allenatore di transizione, per poi valutare le scelte future senza vincoli stringenti.

Le scelte successive e l’ingaggio di Tudor

dalla trattativa con Mancini all’accordo con Tudor

Con il fallimento dell’obiettivo Mancini, la Juventus puntò sull’esperienza di Igor Tudor. Il tecnico croato, già conosciuto nell’ambiente bianconero, fu ingaggiato con un contratto a breve termine: fino al termine della stagione, con l’opzione di rinnovo automatico legata alla qualificazione alla Champions League. Questo obiettivo fu raggiunto, ma l’instabilità e le incomprensioni interne portarono a un’esigenza di cambio.

Il percorso della Juventus tra rinnovi e tentativi di alternative

Nonostante il rinnovo automatico di Tudor fosse stato già stabilito, la dirigenza, sotto la guida di Damien Comolli, non convinta fino in fondo, continuò a valutare altre opzioni durante tutta l’estate. La prima ipotesi, quella di un ritorno di Antonio Conte, non si concretizzò a causa dei legami del tecnico con il Napoli. La vera strategia era di individuare un allenatore che potesse garantire stabilità e risultati sicuri.

Le trattative fallite e la scelta di rivedere Tudor

Il nome di Gian Piero Gasperini fu considerato tra i candidati più forti, con un contatto diretto tra l’allenatore dell’Atalanta e la dirigenza juventina, ma alla fine Gasperini decise di mantenere fede all’accordo già preso con la Roma. Di conseguenza, il 13 giugno 2025, la Juventus annunciò ufficialmente il rinnovo di Igor Tudor fino al 2027. Questa decisione rimase una mossa forzata, dettata dagli eventi e dalle circostanze di mercato, più che da una reale volontà.

Le cause e le conseguenze dell’esonero odierno

La stagione autunnale ha evidenziato numerosi problemi interni alla squadra, accompagnati da tensioni tra Tudor e la dirigenza sulle strategie di mercato e sulla gestione del gruppo. La crisi, culminata con una serie di risultati negativi e dichiarazioni di principio, ha portato alla definitiva decisione di interrompere il rapporto con l’allenatore. La proprietà ha quindi scelto di optare per un reset, affidando temporaneamente la squadra a un traghettatore e avviando la ricerca di un nuovo tecnico.

Focus sugli ospiti e sui protagonisti principali

  • John Elkann
  • Cristiano Giuntoli
  • Damien Comolli
  • Igor Tudor
  • Antonio Conte
  • Gian Piero Gasperini
  • Massimo Brambilla
  • Spalletti
  • Palladino
Scritto da wp_10570036