Juventus women rinnovo veterane senatrici a vita perché il club valorizza le giocatrici esperte

la gestione delle capitane e delle veterane nella juventus women
La dirigenza della juventus women ha adottato strategie diverse nel corso degli anni per riconoscere e valorizzare le giocatrici di maggior rilievo all’interno della rosa. La questione delle capitane e delle senatrici rappresenta una componente fondamentale per la costruzione di un gruppo coeso e motivato.
le decisioni iniziali e il ruolo delle giocatrici
In una fase preliminare, durante una conferenza di presentazione, l’attuale allenatore Canzi aveva espresso una preferenza per evitare l’uso di termini come ‘senatrici’, ritenendoli potenzialmente divisivi. Era stata adottata una strategia indirizzata a promuovere un clima di meritocrazia e uguaglianza, eliminando gerarchie rigide e sovrastrutture. Per attenuare eventuali tensioni, la fascia di capitana fu assegnata simbolicamente a Caruso, con la presenza di Gama infortunata, come modo per non favorire nessuna giocatrice in particolare. Questa scelta ha generato qualche disagio nello spogliatoio, ma si è rivelata utile nel rafforzare lo spirito di squadra.
il ritorno alle gerarchie e l’apertura verso i leader
Con il passare del tempo, in particolare all’inizio della stagione successiva, la juventus women ha deciso di rimarcare le gerarchie e di riconoscere ufficialmente le capitanerie. La squadra ha nominato quattro figure di riferimento: Rosucci come capitana e Bonasea, Salvai e Girelli come vicecapitane. Questa rinnovata rappresentanza ha segnato un ritorno alla valorizzazione dei leader che, con umiltà e spirito di appartenenza, continuano a contribuire significativamente alle vittorie del team.
le caratteristiche delle giocatrici veterane e il loro ruolo nel team
Le giocatrici di lunga esperienza sono considerate le custodi della juventinità, incaricate di trasmettere i valori di dedizione, mentalità vincente e attaccamento alla maglia alle nuove leve. La loro presenza rappresenta un elemento strategico per la continuità del successo, perseguendo un obiettivo di crescita che si traduce in almeno un trofeo vinto ogni 9 stagioni. La volontà di mantenere vive queste figure è rafforzata anche da requisiti di regolamentazione: la lista delle giocatrici deve comprendere un numero minimo di italiane, una condizione che limita la possibilità di alternative di livello elevato.
le giocatrici chiave e il loro contributo
Tra le veterane più importanti si distinguono figure come Bonansea, Salvai, Girelli e Rosucci. La loro performance e leadership risultano determinanti sia nelle partite che nella crescita del gruppo. Bonansea, in particolare, si è confermata tra le più decisive anche nella recente stagione. La società juve si impegna a garantire contratti di lunga durata, come dimostra il rinnovo di Barbara Bonansea fino al 2027, rafforzando così il senso di stabilità e continuità.
il valore delle relazioni umane e il legame con il club
Oltre il campo, il rapporto tra le veterane e il club si fonda su una reale riconoscenza e sulla consapevolezza del ruolo fondamentale che queste giocatrici hanno nel mantenimento della mentalità vincente. La gestione dei contratti, anche se soggetta a revisioni periodiche, si basa sulla considerazione del contributo reale di ogni atleta e sulla volontà di preservare investimenti umani e sportivi laddove il rapporto rimane naturale e proficuo.
partecipazione di personalità e figure di rilievo
- Braghin
- Canzi
- Montemurro (nel passato)
