Moggi critica elkann per il cambio di marotta con direttori francesi alla juventus

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analisi delle dichiarazioni di luciano moggi su juventus e la proprietà elkann

Recenti sviluppi nel mondo del calcio e delle proprietà societarie della Juventus hanno riacceso il dibattito sulla gestione e il futuro del club. Le dichiarazioni di Luciano Moggi, ex direttore sportivo bianconero, offrono una prospettiva critica circa le attuali strategie di proprietà e il possibile cambiamento di proprietà futura. Questo approfondimento analizza le affermazioni di Moggi riguardo alla posizione di John Elkann, alle operazioni di mercato e alla direzione amministrativa della società.

le affermazioni di luciano moggi sulla gestione di john elkann

il contesto delle recenti novità azionarie della juventus

Recentemente, la Juventus ha assistito a nuove mosse nel settore azionario. La società di minoranza Tether, circa il 12% delle quote, ha formalmente presentato un’offerta per acquisire la quota di maggioranza di EXOR, pari al 65,4%. Questa proposta è stata immediatamente respinta da EXOR, che ha ribadito la volontà di mantenere il controllo totale del club, sotto la guida di John Elkann, membro rappresentativo della famiglia Agnelli.

John Elkann ha pubblicamente dichiarato che la famiglia non intende cedere il proprio ruolo di controllo, mantenendo così un indelebile legame con la società calcistica che da oltre un secolo appartiene alla famiglia. Questa posizione ha trovato poco concorde con le aspettative di una parte del mondo sportivo, alimentando il dibattito sulla reale volontà di Elkann di vendere il club.

la visione critica di moggi sulla presunta intenzione di vendita

Nonostante le dichiarazioni ufficiali, Moggi sostiene che John Elkann potrebbe essere disposto a vendere Juventus qualora arrivasse un’offerta vantaggiosa. Secondo l’ex dirigente, Elkann ha sempre mostrato scarsa attaccamento sentimentale alla squadra di calcio, concentrandosi più sulla gestione finanziaria che su un impegno diretto nel progetto sportivo.

“Elkann ha finanziato Juventus, sì, ma il suo coinvolgimento è stato più economico che strategico”, afferma Moggi, che sottolinea come il club non possa basarsi solo su capitale, bensì su “competenza, visione e presenza”. La mancanza di questi elementi può portare a una gestione inefficace, dove il denaro diventa un appoggio temporaneo piuttosto che una vera strategia di crescita.

l’errore di aver lasciato partire giuseppe marotta

Inoltre, Moggi critica la decisione di Elkann di allontanare Giuseppe Marotta, figura chiave nel successo degli ultimi anni della Juventus. Marotta ha contribuito a costruire una squadra vittoriosa e ha lasciato il club nel 2018 per approdare all’Inter, dove ricopre attualmente ruoli di grande rilievo come presidente e amministratore delegato.

Secondo Moggi, questa scelta ha rappresentato un grave errore, poiché “Juve nasce per vincere”, e l’allontanamento di Marotta ha indebolito la squadra e il progetto sportivo. Critica anche il turnover nelle leadership, noting come ormai i direttori siano prevalentemente figure francesi, segno di una gestione poco cordiale con il passato e con le esigenze di una squadra che ambisce ancora a competere ai massimi livelli.

Le sue parole sottolineano la percezione che la società sia lontana dalla capacità di pianificazione e dalla stabilità necessarie a mantenere il livello competitivo.

personaggi e figure di rilievo coinvolti

  • Luciano Moggi

Scritto da wp_10570036