Riforma calcio italiano novità di Gravina cambiamenti promozioni e retrocessioni in serie a b e c

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Nel panorama del calcio italiano si prospettano cambiamenti significativi riguardanti la struttura dei campionati e il sistema di promozioni e retrocessioni. La Strategia di riforma, promossa dalla FIGC, mira a migliorare la sostenibilità economica e a ottimizzare il turnover delle squadre, con l’obiettivo di rendere il sistema più equilibrato e resiliente alle criticità finanziarie. Di seguito vengono analizzati gli aspetti principali di questa revisione, le proposte concrete e le possibili conseguenze sul campo.

lo stato attuale delle promozioni e retrocessioni nel calcio italiano

dinamiche di promozione e retrocessione in serie a, b e c

Gli attuali meccanismi prevedono tre retrocessioni in Serie B dalla massima divisione e tre promozioni dalla cadetteria, mentre in Serie C sono quattro le squadre promosse in B e nove retrocesse in D. Questi dati evidenziano un sistema ad alto turnover, con percentuali di retrocessione e promozione che spesso risultano poco sostenibili dal punto di vista economico e gestionale per molte società.

le principali proposte di riforma

riduzione del numero di squadre e riforme del sistema di promozioni e retrocessioni

La riforma annunciata prevede una revisione del formato dei campionati, con una riduzione del numero di retrocessioni e promozioni in ciascuna divisione. In particolare, sono proposte le seguenti innovazioni:

  • Serie A: si passerebbe a due retrocessioni, invece delle tre attuali.
  • Serie B: si prevedono due promozioni in A e due retrocessioni in C, riducendo rispettivamente le attuali tre promozioni e quattro retrocessioni.
  • Serie C: si stabiliscono due promozioni in B e dieci retrocessioni in D, rispetto alle attuali quattro promozioni e nove retrocessioni.

obiettivi e strategie della riforma

modelli di sostenibilità e gestione del sistema calcio

Obiettivo principale è creare un sistema più stabile, riducendo il turnover eccessivo che, negli ultimi anni, ha portato al fallimento di molte società professionistiche, specialmente in C. La proposta include anche un incremento della sostenibilità economica attraverso sgravi fiscali e l’adozione di un modello semiprofessionistico, facilitato dal decreto legislativo 36. Si intende inoltre promuovere una distribuzione più equa delle risorse, favorendo uno sviluppo equilibrato delle infrastrutture e delle attività calcistiche.

tempi e prospettive di attuazione

Il presidente della FIGC ha indicato che alcune di queste modifiche potrebbero essere adottate entro la fine dell’anno, con un approccio graduale e condiviso tra tutte le componenti coinvolte nel sistema calcistico nazionale. La volontà è di raggiungere un equilibrio tra esigenze sportive, finanziarie e di sviluppo sostenibile sul medio termine.

personaggi e membri coinvolti

  • Gabriele Gravina – Presidente FIGC
Scritto da wp_10570036