Pablo mari vlahovic: il vero motivo del disinteresse nel calcio

Contenuti dell'articolo

approfondimento sulla revoca del rigore in Fiorentina-Juventus

Il recente episodio di un rigore assegnato e poi revocato durante la partita tra Fiorentina e Juventus ha suscitato molte discussioni nel mondo del calcio, evidenziando le criticità nelle interpretazioni arbitrali e nell’operato del VAR. L’analisi di questa decisione, al centro di varie polemiche, si concentra sulle dinamiche dell’azione e sulla valutazione dell’arbitro. Un commento qualificato è arrivato dall’ex calciatore Aldo Serena, che ha espresso un giudizio critico sulla decisione finale, mettendo in discussione la correttezza dell’altissima attenzione dedicata alla sala VAR nel contesto di questa particolare azione.

analisi dell’azione e delle responsabilità

Secondo Serena, la questione centrale riguarda il momento iniziale del contatto tra Dusan Vlahovic e Pablo Marí. L’ex attaccante sostiene che la prima infrazione sia da attribuire al difensore viola, che avrebbe disinteressato completamente del pallone concentrandosi esclusivamente sulla neutralizzazione dell’avversario.

Proprio questa prima azione di falco renderebbe discutibile la decisione di annullare il rigore, che sembrava inizialmente sancito dall’arbitro. Serena sottolinea che l’intenzione di Marí era di fermare Vlahovic, il quale si sarebbe difeso per recuperare la propria posizione.

Il suo commento evidenzia come la dinamica della trattenuta reciproca rappresenti un comportamento fisiologico in situazioni di gioco in area di rigore, specialmente quando uno dei giocatori prende vantaggio o cerca di mantenere il controllo della palla.

Tra le sue osservazioni, Serena invita a riflettere sull’approccio arbitrale e si chiede quanto spesso le dinamiche di contatto fisico vengano interpretate correttamente, sottolineando come la mancata considerazione dell’intenzione originale possa portare a decisioni discutibili.

critiche sulla percezione del gioco e sulle decisioni arbitrali

Il commento di Serena si espande oltre il caso specifico, assumendo un ruolo di monito riguardo alla mancanza di comprensione del “calcio giocato”. Secondo l’ex attaccante, molte decisioni arbitrali si basano su un’interpretazione superficiale delle dinamiche di contatto, alimentando una percezione di gioco non autentico.

La sua domanda retorica (“Hanno mai giocato a calcio? Anche al campetto?”) sottolinea come spesso arbitri e VAR non riconoscano la naturalezza delle azioni di contatto, soprattutto nelle situazioni in cui un giocatore mette in atto una difesa preventiva per mantenere il controllo del pallone. La mancata considerazione di questi aspetti può portare a interpretazioni errate e a decisioni controverse come quella di questa volta.

In conclusione, Serena ribadisce che l’azione di Marí rappresentava una risposta naturale alla pressione di Vlahovic, e che l’annullamento del rigore si configura come una punizione ingiusta verso l’attaccante, considerato che la sua reazione era un tentativo di difesa legittimo.

personalità coinvolte nell’episodio

  • Aldo Serena
  • Dusan Vlahovic
  • Pablo Marí
  • Arbitro
  • Personale del VAR
Scritto da wp_10570036